De Sublimi Libellus. Graece conscriptus, Latino, Italico, et Gallico Sermone redditus, additis adnotationibus.
Veronae, J.A. Tumermani, 1733.
In-4° (mm 255x190), carte [6], pagine XXX, 269, [27] di indice). Titolo in rosso e nero con grande vignetta, bel ritratto a pagina pag., inc. in rame da F. Zucchi, iniziali ornate, testatine, finali xilogr. Legatura in piena pergamena coeva. Bellissimo esempl.
(Testo in greco, latino, italiano, francese). Elegante edizione settecentesca del famoso trattato attribuito a Longino, ma in realtà di un anonimo filologo dei primi decenni del I sec. d.C. La trattazione, non strettamente letteraria, ma soprattutto morale, studia le fonti del sublime: prevale una concezione dell'arte vista come creazione, fantasia, che supera così il concetto di mimesis. L'edizione è la prima col testo in 4 lingue: l'originale greco, la versione italiana tratta dall'edizione di Oxford 1710, la versione italiana a cura dell'abate Anton Francesco Gori, infine quella francese per Monsier Boileau. Graesse V, 252. Cicognara, 1062.