Dialogo di due pellegrini, intitolato scudo e spada della fede; tradotto di latino et fancese in lingua thoscana dal reverendo M. Antonio Buonagratia canonico di Pescia...
In Vinegia: appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1562.
In-8° (mm 153x100), pagine [24], 198, [2]. Marca dello stampatore al frontespizio e in fine e graziose iniziali figurate. Cartonato varese marmorizzato ottocentesco. Buon esemplare.
Edizione originale rarissima. Bongi II, 137: "Se ne trovano copie coll'anno 1562...L'operetta, impressa a Parigi in latino e dall'autore stesso dichiarata poi in lingua francese, essendo stata portata in Italia dal virtuoso e dotto Messer Giovanni Buonvicini, era venuta in mano del canonico pesciatino. Il quale, esortato da Pompeo Della Barba, medico e filosofo suo conterraneo, e da Lodovico Domenichi, l'avea tradotta in volgare, perchè ciscuno si potesse guardare dagli eretici...Questa prima stampa anonima deve essere rarissima". BMC It. Books, elenca l'edizione del 1563 dello stesso Giolito.