Borghini Vincenzo

Discorsi, recati a luce da' Deputati per Suo Testamento...


In Fiorenza, nella stamp. di Filippo e Iacopo Giunti, e F.lli, 1584-85.


2 volumi in-4°(mm 236x155), Carte [4], Pagine 476 (ma per errori di numerazione 500), Carte [18]; Carte [2], Pagine 336 (ma 344 per errori di numerazioni), Segue [4], Pagine da 337-598 (ma 600), Carte [28]. Marca Giuntina al frontespizio e in fine a ciascun volume; 2 ritratti xilogr. del Borghini, posti al vol.II, 1 tavola ripiegata e altre 6 tavole fuori testo, di cui 4 più volte ripiegate, alcuni stemmi gentilizi e altre figure nel testo, graziose iniziali figurate. Note di mano coeva al margine di alcune carte un poco rifilate per la rilegatura ottocentesca. Legatura in mezza pergamena ottocentesca, piatti marmorizzati con punte, dorsi decorati in oro. Arrossature dovute alla carta dell'epoca, altrimenti esemplare in condizioni medie ma completo.

Edizione originale rarissima, quando è completa di tutte le tavole fuori testo, com'è il nostro esemplare. Le 4 tavole ripiegate fuori testo, raffigurano: Il Tempio di Marte, Tempio di S. Giovanni, Vestigia dell'Anfiteatro antico, tutte contenute nel vol.I, le altre tavole, non ripiegate, sono contenute nel vol.II, che presenta, in fine il Trattato della Chiesa e Vescovi Fiorentini (pagine 337-598), con un frontespizio proprio, al verso del quale l'altro ritratto xilografato del Borghini, e stemmi di famiglie fiorentine. Parenti, 95. Moreni, I, 150. Gamba, 243: "Raro...Il secondo volume...è molto più raro...il Redi sin dal 1688 scriveva al suo amico Giuseppe Valletta a Napoli: "Non mi è stato possibile il trovar la seconda Parte de' Discorsi del Borghini, questo libro è diventato qui più che rarissimo". E' libro di grande interesse, tratta dell'Origine della città di Firenze. Della città di Fiesole. Della Toscana e sue città. De' municipi e colonie romane, ecc. Dell'arme delle famiglie fiorentine. Della moneta fiorentina. Della chiesa e vescovi fiorentini, ecc. Moreni definisce Borghini: "uomo, che riguardo alle cose nostre può dirsi a buona equità il maggior luminare...in questi suoi maravigliosi discorsi".

Codice:   8669

Richiedi informazioni sull'opera: