Liber de morbo Gallico: noviter editus... Addita est Epistola ad eximium Thomam cademustum in qua quamplurima ad perfectionem operis totius, & multarum aliarum egritudinum curam legantur.
(In fine:) Venetiis, in aedibus Francisci Bindoni ac Maphei Pasini Socii... Mensis Maii, MDXXXVI. (1536).
In-4°, carte 50 + carte [1] (colophon). Titolo inquadrato in bella cornice xilografica figurata, iniziali ornate e figurate. Legatura in pergamena molle moderna, leggermente rifilato il frontespizio e con alcune note mss. ai margini, altrimenti buon esemplare.
Terza edizione rara e pregiata di uno tra i primi libri, e fra questi il più importante, scritto da Nicola Massa, eminente medico anatomista italiano del XVI° secolo, al quale si deve tra l'altro la scoperta della prostata. Il veneziano Nicola Massa (1489-1569), uno dei più celebri medici italiani del Cinquecento, insegnò anatomia a Padova. Si occupò di malattie infettive e contagiose; distinse dal gruppo genericamente denominato "peste", l'infezione di tipo "petecchiale". Fu anche autore di un importante Liber introductorius anatomiae (1536). Questa edizione del De morbo gallico contiene, per la prima volta, l'Epistola a Th. Cademusto (cc.2v-7r). Contiene anche notizie sull'America, pur non essendo menzionato da Harrisse. L'opera si compone di sei trattati, uno dei quali dedicato al Guaiacum o lignum indicum. Durling, 2993. Osler, 3341. Hirsch IV, 160-61. Sander, 4424. Choix, 9058.