Geiger Benno

Magnasco.


MAGNASCO ALESSANDRO

Bergamo, Istituto Italiano d'Arti Grafiche, 1949.


In-4° grande, pagine 196, [2]. Con 1 ritratto a penna di A. Magnasco al principio e 492 tavole fuori testo, a piena pagina, in bianco e nero e a colori. Legatura in mezza pelle editoriale, piatti in tela grezza con tit. e vignetta impressa in rosso al piatto anteriore, tit. e fregi oro al dorso, un poco liso. Ex-libris manoscritto: "Luigi De Giorgi" alla sguardia ant. Bell'esemplare.

Prima edizione di 1500 copie, stampata nelle officine dell'Istituto Italiano d'Arti Grafiche di Bergamo che ha eseguito le riproduzioni in nero e a colori. Esemplare N.682., autografato dall'autore. Interessante saggio sulla vita e le opere del pittore genovese Alessandro Magnasco (Genova 1667-Milano 1749). Di famiglia nobile genovese, si trasferì fanciullo a Milano, dove ebbe come precettore Filippo Abbiati, noto ritrattista, autore degli affreschi nella cupola di S. Alessandro Martire a Milano. Durante il suo primo soggiorno lombardo (1677-1703), Magnasco eseguì soprattutto ritratti, cioè quadri di grande figura ed autoritratti. Un ritratto, esistente in Milano presso il sig. Emanuele Cesari, venne segnalato fin dal 1913 da Giuseppe Beltrami in un suo opuscolo sul Magnasco. Ritrovato recentemente presso il libraio Aldo Gonnelli di Firenze, fu pubblicato in un foglio volante da una appassionata cultrice del Maestro in appendice ad un suo volume. Col primo ritorno del Magnasco a Genova, che ivi rinnovava la visione del mare in tempesta, inizia il suo secondo periodo pittorico, ossia il soggiorno fiorentino (1703-1711), essendosi il Magnasco trasferito a Firenze, dove ebbe come committente e protettore il Granduca Gian Gastone de' Medici. Sono di quell'epoca i diversi Interni con il pittore al cavalletto e la donna al suo fianco che allatta un bambino e mostrano un uomo sulla quarantina, cioè il Magnasco in persona con la sua famiglia. E sono pure d'allora quei quadri con scene di caccia, alle quali, invitato da Gian Gastone, questi assisteva.

Codice:   3291

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