Lasinio Carlo

Ornati Presi da Graffiti e Pitture antiche Esistenti in Firenze disegnati ed incisi in 40 rami da Carlo Lasinio Trevigiano E Dedicati Al Merito Singolare Dell'Ill.mo Sig.re Marco del Rosso...


Firenze, Niccolò Pagni e Giuseppe Bardi, 1789.


In-folio (mm 510x320), Frontespizio inciso in rame (con difetti,macchie e lievi restauri) e 40 tavole numerate 1-40 di dimensioni (mm 350x220) incise in rame su carta celestrina, ripetuta in fine la tavola numerata 30.  Le incisioni presentano nelle tavole iniziali fino alla numero 21 ( macchie marginali con lievi muffe), segue dalla numero 22 fino alla tavola 40 (muffe evidenti, gore d'acqua e maldestri restauri marginali ed inoltre le tavole numerate dalla 37 alla 40 oltre alla tavola 30 ripetuta in fine sono infinestrate con carta antica. Legatura in mezza pergamena ottocentesca con punte, piatti marmorizzati. 

Bella serie, alquanto rara, di ornamenti con motivi ad arabeschi e grottesche, dipinti, affrescati e a basso rilievo nei vari palazzi di Firenze, in Santa Maria Novella, nella Biblioteca Laurenziana e nella Certosa del Galluzzo, ad opera di Michelangelo, Bernardino Poccetti, Giovanni da Udine, Cosimo Feltrini, Benedetto da Rovezzano, ecc. L'opera fu eseguita con sommo impegno e diligenza da Carlo Lasinio (Treviso 1759-Pisa 1838), attivo a Firenze (e successivamente a Pisa) come incisore specializzato nella riproduzione di opere d'arte. Introdusse in Italia il metodo dell'incisione a colori (alla poupée) inventato da Gautier d'Agoty, collaborò a L'Etruria pittrice e riprodusse a colori gli affreschi nel chiostro della SS. Annunziata e gli autoritratti dei pittori conservati alla Galleria degli Uffizi. Famosa anche la sua attività nel campo della caricatura e delle stampe a carattere popolare (si ricorda in particolare la serie dei Contadini della Toscana, dei Tipi fiorentini, dei Gridi dei venditori ambulanti e dei Proverbi toscani disegnati da Giuseppe Piattoli). Graesse, IV, 114.

Codice:   12738

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