Pauli Iovii/ Novocomensis /Medici/ De Romanis/ Piscibus Libel/ lus Ad Ludovi/ cum Borbonium/ Cardinalem/ Amplissimum.
(In fine:) Romae in aedibus F. Minitii Calvi/ Anno. M.DXXIIII./ (1524) mense Augusto.
In-folio (mm 280x212), carte [54], così composte: carte [49] di testo, 1 carta bianca ma non antica, [4] per l'indice dei pesci descritti: "Antiqua et recentiora piscium marinorum...", con vari restauri marginali e strappi riparati. Titolo inquadrato in bella cornice architettonica con figure. Note manoscritte al margine di alcune carte. Legatura in perg.mod. titolo oro entro tassello in pelle al centro del piatto anteriore. Bel esemplare con custodia in tela.
Prima e rara edizione del trattato del Giovio sui pesci che, secondo alcuni bibliografi, costituisce il primo libro sull'argomento. Sono qui descritti i pesci di mare e di acqua dolce che compaiono più frequentemente sulle mense cinquecentesche. L'opera dà indicazioni sui nomi scientifici di molte specie di pesci con riferimenti a fonti classiche e sui luoghi di pesca più adatti per ogni tipo di pesce. Interessanti a questo proposito, i riferimenti alla pesca degli storioni nelle Canarie e ai possedimenti coloniali degli spagnoli: novas incogniti orbis terras inusitata. (America). Vengono anche forniti numerosi suggerimenti sulla preparazione e cottura dei pesci sia dal punto di vista puramente culinario, sia dal punto di vista medico-dietetico, con l'aggiunta di numerose osservazioni personali dell'autore che rendono ancora più gradevole la lettura di questo classico dell'ittiologia. Biancardi-Francese, 224. Ceresoli, 288: "Opera ricercata per le notizie ittiologiche sui mari e le acque dolci d'Italia. Interessanti gli accenni relativi alla scoperta dell'America ed alla pesca degli storioni alle Canarie". Tiraboschi III, 542: "Il primo libro che intorno a' pesci si vedesse stampato fu quello di Paolo Giovio, che nell'anno 1524 pubblicò il suo opuscolo". Adams, G-636. Sander, 3168. Choix, 679 descrive un esemplare con sole 50 carte. Infatti sovente si trovano esemplari privi delle ultime 4 carte, le quali contengono l'elenco dei nomi dei pesci descritti nell'opera. Lo stesso Choix dichiara: "Edition excessivement rare, restée inconnue à Brunet et à Graesse qui citent pour la première celle de 1527...".