Biringuccio Vannuccio

Pirotechnia... Nella quale si tratta non solo della diversità delle Minere, ma anco di quanto si ricerca alla pratica di esse, e che s'appartiene all'arte della fusione, o getto de Metalli... Nuovamente corretta, e ristampata, con le Figure appropriate à suoi luoghi, e due Tavole l'una de Capitoli, e l'altra delle cose Notabili. Dedicata/ All'Illustriss. & Eccellentiss. Sig. e Padron Colendiss. Il Signor Marchese Giuseppe Montecuccoli.


In Bologna, per Gioseffo Longhi, 1678. Con Lic. de Sup.


In-8° (mm 145x100), Carte [16], Pagine 630, [2] bianche. Con oltre 100 xilografie nel testo raffiguranti strumenti, fornaci, stampi, fasi della lavorazione di metalli e oggetti da fusione (campane, armi, alambicchi, attrezzi vari, ecc...). Stemma e timbro di appartenenza al frontespizio, capilettera figurati. Legatura in piena pergamena coeva (titolo manoscritto al dorso); restauro al margine del piatto posteriore. Alcuni forellini di tarlo marginali alle pagine iniziali da 20 a 50, che non toccano il testo. Alcune lievi gore d'acqua lavabili ed qualche arrossatura sparsa, ma buon esemplare.

Opera interessante e non comune. Tratta principalmente di metallurgia e chimica. Alcuni capitoli sono dedicati all'alchimia. Graesse I, 431. Gamba, 1261. La data di composizione dell'opera è da collocarsi presumibilmente negli anni 1534-'35. L'opera apparve postuma. La prima edizione venne data alle stampe da Venturino Roffinello (socio del Padovano), nel 1540. Le successive edizioni (1550; 1558) appartengono a Curzio Navo, libraio e tipografo veneto (figlio di Troiano e fratello di Fabio e Scipione). Fu lo stesso Navo che dedicò l'opera a Bernardino di Moncelesi da Salò, a nome del quale sarebbe stata composta l'opera. Le prime edizioni della Pirotechnia (1540; 1550), sono tra le più rare, sebbene vi siano state numerose ristampe successive. Biringuccio V. (Siena 1480-Roma 1537), chimico, mineralogista e metallurgista, professò la matematica e si occupò della fusione dei metalli e della polvere da sparo. Fu al servizio di molti nobili, tra cui Pier Luigi Farnese e il Gran Duca di Toscana.

Codice:   12788

Richiedi informazioni sull'opera: