Travels/ of/ Cosmo (de' Medici) the Third,/ Grand Duke of Tuscany,/ through/ England,/ during the reign of King Charles the Second (1669)./ Translated from the/ Italian Manuscript in the Laurentian Library at Florence.../ Illustrated with a portrait of his highness,/ and thirty-nine views of/ the metropolis, cities, towns, and noblemen's and gentlemen's seats...
London, printed for J. Mawman, 1821.
In-4°, pagine [4], 506, [2], con 40 bellissime tavole fuori testo, all'acquatinta, compreso il ritratto di Cosimo III e la grande pianta di Londra, più volte ripieg., posta fra le pagine 162-63. Legatura in mezzo vitello ottocentesco, piatti in cartone marmorizzati con punte, titolo oro entro tassello pelle al dorso. Due ex-libris applicati alle sguardie ant.: "L.P. Scott" e "Maurice Robert des Marais". Buon esemplare con solo lievi bruniture ad alcune pagine.
Prima traduzione del testo originale italiano, completo di quella parte della relazione ufficiale del viaggio all'estero del principe Cosimo III di Toscana, relativa alla sua visita all'Irlanda ed Inghilterra. Il testo è contenuto in due preziosi codici cartacei manoscritti, in folio atlantico, di proporzioni eccezionali-cm.94x59-del secolo XVII, illustrati da numerosi acquerelli e conservati presso la Biblioteca Mediceo Laurenziana di Firenze, alla segnatura Pal. 123, I-II. Altro testo più corretto e più leggibile, trovasi nel codice Fondo Nazionale II-III 429 della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze; una copia senza pretese estetiche e senza illustrazioni, ma contenente pure un'Appendice sullo stato generale dell'Inghilterra, non è reperibile nel manoscritto laurenziano. (Cfr. A.M. Crinò, Un principe di Toscana in Inghilterra e in Irlanda nel 1669. Roma, 1968). L. Magalotti (Firenze 1637-1712), letterato, poeta, erudito e scienziato. Figlio di una nobilissima famiglia fiorentina, ebbe una educazione classica (studiò giurisprudenza, filosofia e matematica all'Università di Pisa). Visse presso diverse corti europee. Durante la sua attività per conto del Granduca Ferdinando II, fondò, con l'appoggio di quest'ultimo, la famosa Accademia del Cimento.