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Colombo, Samuele

Degli uffici moderni della Poesia in Italia. (Milano?), 26 feb./29 mar. 1838.


1838.


Manoscritto cartaceo autografo firmato (mm. 135x105).  39 pagine scritte, con aggiunte e correzioni. Copia originale.  

Interessantissimo da leggersi a scopo didattico anche per capire qualcosa dei giudizi umani, la conclusione: "E' un uomo, il cui nome benemerito presso i contemporanei sarà benedetto dai posteri, un uomo è sorto oggidì, il rispettabile Professor Biava, il quale non arrestato dall'esempio dei passtai, né dalle censure dei presenti, né spaventato dalle innovazioni che andava a introdurre, né dai pregiudizi da tanti secoli rispettati, che egli andava ad atterrare, sentì tutta la dignità della propria vocazione al ministero di quella potenza spirituale, la Poesia, che trascendendo i termini dell'universo materiale e incielandosi..." Insomma, un'apoteosi. Intanto il Leopardi, poveretto, era morto l'anno prima, e il mondo attende ancora il messaggio del Biava, incognito genio. 

Codice:   15921

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