ISBN: 9788874680610
La Scrittura "Barocca Otrantina" nei Codici Profani della Biblioteca Medicea Laurenziana. Note per uno studio morfologico ed evolutivo della grafia.
Firenze, Edizioni Gonnelli, 2024
In-4° (mm 308x215), Pagine X, 152, [2] con XLV tavole numerate illustrate in nero a piena pagina; segue Pagine [6] con colophon. Brossura editoriale. Edizione a tiratura limitata a 100 copie numerate.
Abstract
Individuata e definita nel 1977 da André Jacob, e studiata a più riprese anche da Guglielmo Cavallo e, più recentemente, da Daniele Arnesano, la scrittura “barocca otrantina” è presa in esame, in questo lavoro, circoscrivendone l'indagine ad uno specifico ambito, sia contenutistico che topologico: l'analisi delle forme grafiche specifiche e delle caratteristiche peculiari, e l'evidenziazione degli elementi “barocchi” sintomatici di provenienza cancelleresca e documentaria, innestati in un substrato arcaico che risente delle scritture librarie precedenti ( del tipo “style rectangulaire aplati ou ecrasé”) sono esercitate a partire da 26 codici di contenuto tecnico e profano, conservati nella Biblioteca Medicea Laurenziana.
Questi criteri di scelta intendono sottolineare come nella dotazione di codici salentini della Laurenziana – che ha beneficiato pure dei ritrovamenti fatti da Giano Lascaris nel Sud Italia ed in altre province greche intorno agli anni 1491/1492 per conto di Lorenzo il Magnifico – si possa ben seguire un'evoluzione della “barocca”, cioè una nascita, una maturità (collocabile all'interno della seconda metà del sec. XIII ed i primi decenni del successivo) ed una decadenza, soprattutto attraverso manoscritti recanti opere letterarie o tecniche, le quali ci illustrano anche come la produzione e la fruizione libraria siano uscite dagli ambienti monastici ed abbiano trovato nelle famiglie del clero secolare ed in particolari esponenti del notariato di Terra d'Otranto i tramiti della diffusione di una lingua e di una letteratura che devono sempre più contrastare la prevaricante cultura latina.
Tale lavoro si prefigge inoltre lo scopo di individuare le tracce della formazione di questa scrittura inserendo nuovi codici nel catalogo, e di definire la sua decadenza reimmettendo nel novero dei manoscritti in “barocca” alcuni esemplari precedentemente espunti.
Copie disponibili: 100